W la rete libera!

W la rete libera!

E’ da un po’ di giorni che sento parlare nuovamente di leggi per regolamentare blog, forum e social network.

In particolare la questione è venuta fuori perché alcuni utenti hanno insultato pesantemente alcune cariche pubbliche e in qualche caso personaggi o giornalisti illustri.

Alcuni di loro hanno minacciato di querelare e chiedere danni ai grandi social come Twitter e Facebook, altri si sono appellati alle istituzioni, in alcuni casi è intervenuta addirittura la polizia (e non solo quella postale).

Le leggi che stanno maturando da Roma parlano di chiusura di un blog in caso di commenti sgraditi, arresto e chissà cos’altro.

Vorrei dire la mia su questo argomento visto che sono un operatore del settore.

Sono delle cagate pazzesche!

Immaginatevi che io scriva un post come questo e nella notte quando dormo col gatto sulla pancia, un mio nemico (magari un concorrente lavorativo) scriva un commento anonimo di ingiuria a  questo o quel personaggio.

Il giorno dopo arriva la polizia arriva a casa mia, mi chiede di perquisire il server (che sta a Milano…) per trovare cosa?

Non basta che gli dica chi è stato o che rimuova il commento?

Mi direte, ma se è anonimo come fai? Tramite il numero IP che rende univoca la connessione in un dato momento posso sapere chi è stato. Tramite connessioni coperte o camuffate si può scrivere anonimamente, ma non tutti sono in grado di farlo.

E poi comunque perché non si può scrivere un’opinione? E’ forse reato il diritto di opinione? Vogliamo tornare indietro nei secoli? Quando si bruciavano i libri si commetteva lo stesso errore che si sta compiendo ora.

A mio parere, la rete deve rimanere libera, nessuna legge può o deve imbrigliarla. La rete è il più grande strumento di comunicazione inventato dall’uomo, poi se egli stesso non è capace di usarla al meglio allora non è giusto inventarsi delle regole (tra l’altro a livello nazionale? Continentale? MONDIALE???)

Piuttosto apriamo tutti gli occhi e impariamo ad rispettare il mondo reale e virtuale, perché i Troll sono sempre in agguato

EuroTroll: ovvero come ti manipolo i social

EuroTroll: ovvero come ti manipolo i social

Titolo originale: 

Non si può essere euroscettici, altrimenti…


Articolo di resetradio.net

Se non si può nemmeno discutere attorno agli accordi che hanno stabilito la cessione di sovranità da parte degli stati membri, che Europa vogliono costruire?
Argomentare, capire, dibattere: queste sono le cose che vorremmo fare.
E come cittadini italiani ed europei abbiamo il diritto di farlo.
Leggete che cosa è uscito oggi sul Telegraph.
Qui trovate la traduzione che abbiamo fatto noi e sotto, l’articolo originale.

No comment

Reset

Il Daily Telegraph ha avuto la possibilità di visionare alcune proposte di spesa e alcuni documenti interni riservati riguardanti la pianificazione di un blitz propagandistico senza precedenti da effettuare prima e nel corso delle elezioni europee del giugno 2014.

Un elemento chiave della nuova strategia sarà costituito da una serie di “strumenti di monitoraggio dell’opinione pubblica “, utilizzati per “identificare in una fase molto precoce se le discussioni di natura politica tra i follower dei social media e dei blog abbiano il potenziale per catalizzare l’interesse dei media e dei cittadini “.

La spesa sulla cosiddetta “analisi qualitativa dei media” verrà incrementata di 1,7 milioni di sterline e, mentre gran parte di questo denaro sarà disponibile dai budget già esistenti, l’anno prossimo dovrà essere raccolta una cifra supplementare di 787.000 sterline, malgrado le richieste che le spese dell’EU siano in linea con le condizioni di austerità nazionali.

“Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata ai paesi che hanno sperimentato un aumento dello scettiscismo verso l’Europa”, cita un documento confidenziale concordato l’anno scorso.

“I comunicatori istituzionali del Parlamento (Europeo, ndt) devono avere la capacità di monitorare le conversazioni e le opinioni del pubblico sul campo e in tempo reale, al fine di comprendere gli argomenti che fanno tendenza (‘trending topics’) e avere la capacità di reagire rapidamente, in modo mirato e pertinente, per partecipare e influenzare la conversazione, ad esempio fornendo fatti e cifre per decostruire eventuali falsi miti.”

La formazione per i funzionari del Parlamento inizierà alla fine del mese.

Paul Nuttall, leader delegato UKIP, ha attaccato la proposta, poiché sostiene che violi la neutralità del servizio civile dell’EU trasformando i funzionari in una “pattuglia di troll” che si aggirano furtivi in Internet per dare contributi non richiesti e provocatori alle discussioni sui social media.

“Spendere oltre un milione di sterline per far sì che dei servitori pubblici dell’EU si trasformino in troll di Twitter durante gli orari di ufficio è uno spreco e un fatto davvero ridicolo,” ha dichiarato.

“Mi sembra una cosa alquanto bizzarra che l’amministrazione dell’EU giochi un ruolo così esplicitamente politico, con l’istruzione esplicita di dedicarsi agli euroscettici.”

Un documento confidenziale discusso dai funzionari la settimana scorsa a quanto pare riconosce questi problemi ammettendo che “esistono delle linee sottili che separano la comunicazione istituzionale da quella politica “.

I funzionari del Parlamento hanno rifiutato cortesemente di commentare i documenti riservati e le discussioni private svoltesi all’interno dell’amministrazione dell’assemblea dell’EU.

Ecco l’articolo originale del Telegraph

A confidential document entitled “political guidelines for the institutional information and communication campaign” was agreed by the parliament’s administrative “bureau” last July.

The text highlights a “sharp contrast” between “growing perception of endangered welfare, rising insecurity and financial instability” and EU promises to guarantee “freedom, security and social justice with a prosperous internal market”.

“The current economic and financial crisis together with high rates of unemployment, particularly among young people, is resulting in diminished trust in European institutions by citizens… it is evident that the EU’s image is suffering,” the document said.

“In order to reverse the perception that ‘Europe is the problem’, we need to communicate that the answer to existing challenges… is ‘more Europe’ not ‘less Europe’.”

Parliament officials are especially worried that new powers for MEPs under the Lisbon Treaty have not been reflected in growing popularity, as voting turnout for the parliament has declined successively since the first direct elections 34 years ago.

“The increase in power has met with increased influence, responsibility and transparency which should be reflected by enhanced visibility, credibility and a better reputation,” said the document.

“Beyond the indisputable success story of European integration, the public’s image of the EU and that of the parliament is rather lacking, as represented by the steadily declining election polling figures since 1979.”

This year MEPs are to increase spending on promoting themselves ahead of European elections next year even as EU countries face an unprecedented period of fiscal austerity.

Spending includes a £9.4 million instalment for a controversial new museum of Europe, an £82 million “House of European History” opening in 2015 to celebrate the EU’s “historical memory” and to “promote awareness of European identity”.

Under the spending plans, cash for “seminars, symposia and cultural activities” will swell by 85 per cent, £2.5 million. Expenditure on “audio-visual information” will rise by 36 per cent, or £4.3 million.

There will be 15 per cent increase in funding for the EU’s political parties, such as the European People’s Party (EPP), and spending on the parliament’s hi-tech visitor, centre the “parlamentarium”, will increase by nine per cent.

Social Menu



Instagram

Editoriale

Luglio 2014

Luglio 2014
E dopo un anno di onesto lavoro, tra qualche settimana staccherò anch’io dal web per ricaricarmi un po’ le pile.

Il bilancio di questi primi 7 mesi del 2014 è in attivo, anche se ad inizio anno scrivevo post iper-pessimistici come questo!

A complicare il tutto ci sono stati tanti ritardi nei pagamenti e lavori che faticavano a partire.

Poi piano piano, mi sono autoconvinto che le cose sarebbero sicuramente andate meglio, che potevo sviluppare un motore unico e molto performante per i miei siti, senza appoggiarmi a soluzioni esterne o cms proprietari.

Così ho sviluppato un pannello admin che funziona benissimo su tutti i siti, una via di mezzo tra joomla e wordpress. L’ho testato sui miei progetti e poi l’ho proposto ai clienti realizzando anche nuove grafiche responsive (ovvero che si adattano ad ogni schermo) utili soprattutto per rendere fruibili le pagine sugli smartphone.

Così si sono rinnovati i siti del Progetto Cantoregi, dell’associazione Ashas, dell’Associazione Cenacolo Rebora.
E’ nato il nuovo sito, punto di riferimento, per il Dj Contest Movin' on di Andrea Caponnetto.

E’ stato rinnovato il sito del Centro Servizi Vigone con l’aggiunta della trasparenza e dell’albo pretorio conformi alla legge.

Ha trovato una casa sicura (server) il sito già realizzato negli scorsi anni di CMS - Produzione di componenti ed accessori stampati, assemblati e saldati per l’Industria.

Poi ci sono state le realizzazioni grafiche con manifesti e cartoline per La Fabbrica delle Idee (dove ho seguito sia la parte pubblicitaria, che quella organizzativa) e i volantini per il Coro Polifonico Città di Savigliano.

Nel frattempo ho tenuto dei corsi di formazione a Saluzzo (2), Cuneo (2) e La Morra (1).

E questi sono solo i clienti che gestisco direttamente. Poi ci sono tutti gli altri lavori che ho fatto per conto terzi e che non sono firmati direttamente da me.

Per settembre poi ci sono già tre progetti in via di chiusura: un sito turistico (a cui tengo molto e spero di riproporre in altri comuni), un sito + programma per la prenotazione on-line in una saletta musicale e un sito sul nuoto. Senza contare il mio programma sulla gestione del magazzino tramite smartphone che è sempre in evoluzione.

Vorrei anche risistemare la mia immagine aziendale così da creare un piccolo network con le mie attività e includere il nuovo progetto su Barracudas.it

Chiamatela forza d’attrazione o chiamatela anche solo volontà, ma come per come era iniziato l’anno non posso che ritenermi soddisfatto, anche se so che c’è ancora molto da lavorare per migliorare e offrire ai clienti un servizio informatico a 360°.

La sfida ora sarà capire se orientare di più la mia attività sulla pubblicità (sito + grafica + social, posizionamento) o sullo sviluppo dei programmi ad hoc per le aziende.

Mi piacerebbe fare entrambe le cose, ma prima devo arrivare ad avere un’organizzazione del lavoro che rasenti la perfezione, altrimenti non ne uscirei vivo.