www.amelamel.it
Ho realizzato il sito per la manifestazione sommarivese Amé l'Amel (il festival dei mieli)
Il link è questo www.amelamel.it.
E' un tipico sito vetrina dove si possono consultare le informazioni sulla manifestazione.
Eccone alcune:
Perche' ame' l'amel?
Una kermesse dedicata al dolcificante più antico del mondo in tutte le sue forme e combinazioni, ecco cosa sarà amél’amèl- festival dei mieli 2007, la manifestazione che Sommariva del Bosco sta preparando per il terzo week end di maggio. Baciata dalla fortuna per la nascita in loco della prima, e per ora unica, meloteca d’Italia, Sommariva del Bosco ha saputo riconoscere questa fortuna e valorizzarla organizzando un evento senza precedenti in Italia dedicato al miele che ha ottenuto lo scorso anno un notevole successo. Il paese, che per altro fa parte delle “strade del miele del Roero” iniziativa promossa da Aspromiele Piemonte, ha registrato infatti, l’anno scorso nei giorni del festival, una presenza stimata di quindicimila visitatori. Pertanto, il calendario di eventi che l’Amministrazione Comunale sta preparando per i giorni 18, 19 e 20 Maggio sarà ancora più ricco.
Chi verrà ad amél’amèl potrà curiosare e acquistare tra le innumerevoli varietà di mieli presenti sui banchi del mercato. Perché di miele non c’è né uno solo …. E se in Piemonte possiamo vantare produzioni di acacia, tarassaco e castagno potremo ad amél’amèl conoscere il miele di nespolo, di cardo, di mandarino tardivo di Ciaculli, di spiaggia, di lavanda selvatica, di erica e altri ancora conosciuti non solo in Italia ma anche oltreoceano. Non potranno mancare poi quelli stranieri, come quello francese, turco, messicano, africano, portati sulla scena direttamente dai produttori con cui, grazie alla collaborazione con Terra Madre, Sommariva del Bosco ha avuto modo di stabilire contatti. Quindi miele da mangiare in tutte le sue forme, come la barretta di cioccolato fondente al propoli e miele da bere, come l’idromele o la grappa. Intenditori e interessati potranno inoltre scoprire altri prodotti di qualità provenienti da tutta Italia come i salumi e i formaggi, ed esaudire ogni desiderio del palato.
Il sapore di un semplice piatto verrà esaltato dal miele nella cucina appositamente allestita e curata dal ristoratore sommarivese Pietro D’Aprano, titolare del Ristorante La Lumaca di Cherasco nelle serate di Venerdì e Sabato, e dal Comitato dei Quattro Cantoni nella giornata di Domenica. I piatti cucinati verranno commentati dal tecnico ed esperto Dott. Carlo Olivero che guiderà i commensali nell’esplorazione del legame di ogni portata con il miele.
Non mancheranno le conferenze e i dibattiti sul re indiscusso del festival. Prodotto ricco ma anche controverso, il miele, è un dolcificante con proprietà interessanti e complesse, contiene infatti oltre cento tra acidi, vitamine, enzimi e sali minerali; ed è per questo che, soprattutto grazie alla Coldiretti Piemonte, si organizzeranno incontri in cui il confronto fra gli apicoltori sarà aperto anche al pubblico di meno esperti. E chi vorrà avere qualche informazione in più sul miele, prima di acquistarlo direttamente al mercato appositamente allestito, potrà passare all’Honey bar e fare una degustazione guidata di mieli in modo da scoprire come abbinarlo oltre che le sue proprietà benefiche. Sarà proprio nelll’Honey Bar che verranno allestiti i laboratori guidati sul miele nelle giornate di sabato e domenica a cura di Slow Food, della Coldiretti e di Lucia Piana, tecnico mondiale esperto di miele. I laboratori permetteranno di scoprire le varietà di miele presenti sulla scena internazionale e il loro matrimonio con alcuni prodotti tipici del territorio, in modo particolare con il pecorino sambucano.
Naturalmente la cornice della manifestazione saranno gli eventi che, grazie alla collaborazione con il Teatro delle Forme, con l’Offerta Musicale di Sommariva del Bosco e con altri artisti venuti per l’occasione, renderanno la manifestazione gradita ad un pubblico di tutte le età. Così che artisti di strada, concerti e spettacoli nei principali luoghi storici del borgo animeranno le giornate dei graditissimi ospiti.
L’Amministrazione Comunale desidera inoltre dedicare alcune parti della manifestazione e in modo particolare nella giornata di venerdì, ai giovanissimi alunni dell’Istituto Comprensivo Statale di Sommariva del Bosco. L’obiettivo non è solo quello di far comprendere loro come il miele sia figlio dell’ape ma, soprattutto, quali proprietà benefiche nasconda questo alimento così particolare e i motivi che lo rendono indicatore di benessere di una società.
Il link è questo www.amelamel.it.
E' un tipico sito vetrina dove si possono consultare le informazioni sulla manifestazione.
Eccone alcune:
Perche' ame' l'amel?
Una kermesse dedicata al dolcificante più antico del mondo in tutte le sue forme e combinazioni, ecco cosa sarà amél’amèl- festival dei mieli 2007, la manifestazione che Sommariva del Bosco sta preparando per il terzo week end di maggio. Baciata dalla fortuna per la nascita in loco della prima, e per ora unica, meloteca d’Italia, Sommariva del Bosco ha saputo riconoscere questa fortuna e valorizzarla organizzando un evento senza precedenti in Italia dedicato al miele che ha ottenuto lo scorso anno un notevole successo. Il paese, che per altro fa parte delle “strade del miele del Roero” iniziativa promossa da Aspromiele Piemonte, ha registrato infatti, l’anno scorso nei giorni del festival, una presenza stimata di quindicimila visitatori. Pertanto, il calendario di eventi che l’Amministrazione Comunale sta preparando per i giorni 18, 19 e 20 Maggio sarà ancora più ricco.
Chi verrà ad amél’amèl potrà curiosare e acquistare tra le innumerevoli varietà di mieli presenti sui banchi del mercato. Perché di miele non c’è né uno solo …. E se in Piemonte possiamo vantare produzioni di acacia, tarassaco e castagno potremo ad amél’amèl conoscere il miele di nespolo, di cardo, di mandarino tardivo di Ciaculli, di spiaggia, di lavanda selvatica, di erica e altri ancora conosciuti non solo in Italia ma anche oltreoceano. Non potranno mancare poi quelli stranieri, come quello francese, turco, messicano, africano, portati sulla scena direttamente dai produttori con cui, grazie alla collaborazione con Terra Madre, Sommariva del Bosco ha avuto modo di stabilire contatti. Quindi miele da mangiare in tutte le sue forme, come la barretta di cioccolato fondente al propoli e miele da bere, come l’idromele o la grappa. Intenditori e interessati potranno inoltre scoprire altri prodotti di qualità provenienti da tutta Italia come i salumi e i formaggi, ed esaudire ogni desiderio del palato.
Il sapore di un semplice piatto verrà esaltato dal miele nella cucina appositamente allestita e curata dal ristoratore sommarivese Pietro D’Aprano, titolare del Ristorante La Lumaca di Cherasco nelle serate di Venerdì e Sabato, e dal Comitato dei Quattro Cantoni nella giornata di Domenica. I piatti cucinati verranno commentati dal tecnico ed esperto Dott. Carlo Olivero che guiderà i commensali nell’esplorazione del legame di ogni portata con il miele.
Non mancheranno le conferenze e i dibattiti sul re indiscusso del festival. Prodotto ricco ma anche controverso, il miele, è un dolcificante con proprietà interessanti e complesse, contiene infatti oltre cento tra acidi, vitamine, enzimi e sali minerali; ed è per questo che, soprattutto grazie alla Coldiretti Piemonte, si organizzeranno incontri in cui il confronto fra gli apicoltori sarà aperto anche al pubblico di meno esperti. E chi vorrà avere qualche informazione in più sul miele, prima di acquistarlo direttamente al mercato appositamente allestito, potrà passare all’Honey bar e fare una degustazione guidata di mieli in modo da scoprire come abbinarlo oltre che le sue proprietà benefiche. Sarà proprio nelll’Honey Bar che verranno allestiti i laboratori guidati sul miele nelle giornate di sabato e domenica a cura di Slow Food, della Coldiretti e di Lucia Piana, tecnico mondiale esperto di miele. I laboratori permetteranno di scoprire le varietà di miele presenti sulla scena internazionale e il loro matrimonio con alcuni prodotti tipici del territorio, in modo particolare con il pecorino sambucano.
Naturalmente la cornice della manifestazione saranno gli eventi che, grazie alla collaborazione con il Teatro delle Forme, con l’Offerta Musicale di Sommariva del Bosco e con altri artisti venuti per l’occasione, renderanno la manifestazione gradita ad un pubblico di tutte le età. Così che artisti di strada, concerti e spettacoli nei principali luoghi storici del borgo animeranno le giornate dei graditissimi ospiti.
L’Amministrazione Comunale desidera inoltre dedicare alcune parti della manifestazione e in modo particolare nella giornata di venerdì, ai giovanissimi alunni dell’Istituto Comprensivo Statale di Sommariva del Bosco. L’obiettivo non è solo quello di far comprendere loro come il miele sia figlio dell’ape ma, soprattutto, quali proprietà benefiche nasconda questo alimento così particolare e i motivi che lo rendono indicatore di benessere di una società.
Solo Studenti!
Ho realizzato tramite l'associazione Giranimando (www.giranimando.it), il sito www.solostudenti.it: una community riservata agli studenti delle scuole superiori della provincia di Cuneo.
La Community, gestita totalmente dagli studenti, ha diversi forum divisi per livelli ed aree, chat, news e calendario eventi.
Per registrarsi è necessario possedere una tessera/studente
La Community, gestita totalmente dagli studenti, ha diversi forum divisi per livelli ed aree, chat, news e calendario eventi.
Per registrarsi è necessario possedere una tessera/studente
Questa, è la guerra
Posto una notizia trovata su www.peacereporter.net. Ovviamente non ci sono parole per commentarla.
Soldato inglese si uccide. Per non uccidere i bambini iracheni
Un soldato britannico di 19 anni si è ucciso perché temeva di dover sparare ai bambini in Iraq.
Jason Chelsea è morto il 14 agosto, quattro giorni dopo aver assunto una dose fatale di antidolorifici ed essersi tagliato le vene dei polsi.
Durante i giorni d'agonia aveva detto alla madre: "non posso andare là a sparare a dei bambini. Non posso andare in Iraq. Non importa da che parte stanno, io non posso farlo".
Il soldato aveva in precedenza raccontato ai suoi genitori dell'addestramento ricevuto prima di partire per l'Iraq. Gli istruttori - raccontava Jason - avevano detto che bambini anche di soli due anni portano bombe. E che lui doveva essere pronto ad ucciderli, per salvare se stesso ed i suoi commilitoni.
Riporta la notizia la Bbc,e non c'è bisogno di aggiungere altro
Soldato inglese si uccide. Per non uccidere i bambini iracheni
Un soldato britannico di 19 anni si è ucciso perché temeva di dover sparare ai bambini in Iraq.
Jason Chelsea è morto il 14 agosto, quattro giorni dopo aver assunto una dose fatale di antidolorifici ed essersi tagliato le vene dei polsi.
Durante i giorni d'agonia aveva detto alla madre: "non posso andare là a sparare a dei bambini. Non posso andare in Iraq. Non importa da che parte stanno, io non posso farlo".
Il soldato aveva in precedenza raccontato ai suoi genitori dell'addestramento ricevuto prima di partire per l'Iraq. Gli istruttori - raccontava Jason - avevano detto che bambini anche di soli due anni portano bombe. E che lui doveva essere pronto ad ucciderli, per salvare se stesso ed i suoi commilitoni.
Riporta la notizia la Bbc,e non c'è bisogno di aggiungere altro
Manifesto del Partito Comunista
Ma qui non si capisce più niente!
Io che credevo che esistesse la destra e la sinistra, il comunismo e il capitalismo. Idee differenti che cozzano, che si fanno la guerra.
Ingrandite la foto qui sopra
Guardate chi è l'editore del Manifesto del Partito Comunista!
Ecco perché vede comunisti dappertutto! Ho capito!
Io che credevo che esistesse la destra e la sinistra, il comunismo e il capitalismo. Idee differenti che cozzano, che si fanno la guerra.
Ingrandite la foto qui sopra
Guardate chi è l'editore del Manifesto del Partito Comunista!
Ecco perché vede comunisti dappertutto! Ho capito!
"Io posto, dunque sono"
da www.repubblica.it
L'ITALIA SCOPRE IL WEB 2.0
SI CHIAMA Web 2.0, ed è il futuro di internet. E' una rete fatta di community, mondi virtuali, blog e di contenuti generati dagli utenti. Ed è già qui: ne sono un esempio siti come My Space, Wikipedia e YouTube, per fare qualche nome. La novità è che il Web 2.0 piace agli italiani. Che preferiscono passare il loro tempo su Wikipedia o su Twitter piuttosto che sui siti di eCommerce e di eGovernment. A gennaio, secondo i dati di una ricerca della Nielsen/NetRating, il 56% dei navigatori italiani, più di 11 milioni di persone, ha visitato almeno una volta i siti Web 2.0.
Insomma, nonostante il tipico ritardo italiano nell'adozione delle nuove tecnologie, la rivoluzione della rete ha attecchito anche nel Belpaese. E adesso, il traffico su Web 2.0 italiano è quarto in Europa per grandezza, dietro Inghilterra, Germania e Francia. Paesi che hanno una maggior penetrazione della banda larga.
Tra gli internauti italiani, ad essere più affascinati dai nuovi servizi sono i cosiddetti "heavy user", gli utenti che si collegano alla rete più assiduamente della media. Quelli, per dare i numeri, che si collegano a internet almeno 44 volte ogni mese. Visitano soprattutto le Communities, che a gennaio hanno raggiunto gli 8 milioni di utenti unici. Ma anche quei servizi che la ricerca Nilesen mette sotto la categoria Giants: Wikipedia, MySpace e, soprattutto, YouTube, che hanno raggiunto quota 7 milioni.
"Gli utenti hanno uno stimolo particolare ad affacciarsi alla finestra dell'online con continuità", spiega Daniele Sommavilla, vicepresidente sud Europa di Nielsen/NetRatings. "Vogliono condividere un'informazione, un parere, un'esperienza. Si sente la necessità di collegarsi soprattutto per verificare se qualcuno ha risposto allo stimolo messo in rete precedentemente".
E' il legame di dipendenza che si crea tra gli utenti di Blog. Che infatti sono in terza posizione, con 4,4 milioni di utenti italiani. "La gente pensa: posto, dunque sono - spiega Rishad Tobaccowala, CEO della società di consulenza Denou - è un modo per sentirsi vivi. E di condividere le proprie conoscenze o opinioni con gli altri".
Gli italiani sembrano pensarla nello stesso modo. Wikipedia, che nell'ultimo anno è cresciuta del 122%, è stata il Giant che ha raggiunto il risultato più modesto: YouTube ha segnato un +1034%, e MySpace uno spaventoso incremento del 1295% degli utenti unici. Ad essere presi in contropiede sono soprattutto i grandi publisher della rete. Che temono che il Web 2.0 gli soffi i lettori. In un anno, dopotutto, la categoria "Web 2.0" è entrata direttamente al quinto posto nella top ten delle preferenze degli internauti nostrani. E il prossimo anno potrebbe superare in utenti unici i siti di news.
Ma il boom ha suscitato i dubbi di più di un'analista. O'Reilly Media, a cui si deve il termine "Web 2.0", aveva definito la nuova era di internet come "la rivoluzione commerciale dell'industria informatica, che trasformerà internet da semplice rete di connessione a luogo d'incontro".
Per l'Economist, però, il Web 2.0 è "un'idea affascinante, ma che non ha a che fare necessariamente con il successo commerciale. "Troppe aziende competono nello stesso mercato senza un solido modello di sviluppo - si legge nel reportage dal titolo "Bubble 2.0" - rischiamo di trovarci di nuovo di fronte all'esplosione di una bolla speculativa. Come ai tempi della famigerata New Economy". Bolla 2.0, appunto.
L'ITALIA SCOPRE IL WEB 2.0
SI CHIAMA Web 2.0, ed è il futuro di internet. E' una rete fatta di community, mondi virtuali, blog e di contenuti generati dagli utenti. Ed è già qui: ne sono un esempio siti come My Space, Wikipedia e YouTube, per fare qualche nome. La novità è che il Web 2.0 piace agli italiani. Che preferiscono passare il loro tempo su Wikipedia o su Twitter piuttosto che sui siti di eCommerce e di eGovernment. A gennaio, secondo i dati di una ricerca della Nielsen/NetRating, il 56% dei navigatori italiani, più di 11 milioni di persone, ha visitato almeno una volta i siti Web 2.0.
Insomma, nonostante il tipico ritardo italiano nell'adozione delle nuove tecnologie, la rivoluzione della rete ha attecchito anche nel Belpaese. E adesso, il traffico su Web 2.0 italiano è quarto in Europa per grandezza, dietro Inghilterra, Germania e Francia. Paesi che hanno una maggior penetrazione della banda larga.
Tra gli internauti italiani, ad essere più affascinati dai nuovi servizi sono i cosiddetti "heavy user", gli utenti che si collegano alla rete più assiduamente della media. Quelli, per dare i numeri, che si collegano a internet almeno 44 volte ogni mese. Visitano soprattutto le Communities, che a gennaio hanno raggiunto gli 8 milioni di utenti unici. Ma anche quei servizi che la ricerca Nilesen mette sotto la categoria Giants: Wikipedia, MySpace e, soprattutto, YouTube, che hanno raggiunto quota 7 milioni.
"Gli utenti hanno uno stimolo particolare ad affacciarsi alla finestra dell'online con continuità", spiega Daniele Sommavilla, vicepresidente sud Europa di Nielsen/NetRatings. "Vogliono condividere un'informazione, un parere, un'esperienza. Si sente la necessità di collegarsi soprattutto per verificare se qualcuno ha risposto allo stimolo messo in rete precedentemente".
E' il legame di dipendenza che si crea tra gli utenti di Blog. Che infatti sono in terza posizione, con 4,4 milioni di utenti italiani. "La gente pensa: posto, dunque sono - spiega Rishad Tobaccowala, CEO della società di consulenza Denou - è un modo per sentirsi vivi. E di condividere le proprie conoscenze o opinioni con gli altri".
Gli italiani sembrano pensarla nello stesso modo. Wikipedia, che nell'ultimo anno è cresciuta del 122%, è stata il Giant che ha raggiunto il risultato più modesto: YouTube ha segnato un +1034%, e MySpace uno spaventoso incremento del 1295% degli utenti unici. Ad essere presi in contropiede sono soprattutto i grandi publisher della rete. Che temono che il Web 2.0 gli soffi i lettori. In un anno, dopotutto, la categoria "Web 2.0" è entrata direttamente al quinto posto nella top ten delle preferenze degli internauti nostrani. E il prossimo anno potrebbe superare in utenti unici i siti di news.
Ma il boom ha suscitato i dubbi di più di un'analista. O'Reilly Media, a cui si deve il termine "Web 2.0", aveva definito la nuova era di internet come "la rivoluzione commerciale dell'industria informatica, che trasformerà internet da semplice rete di connessione a luogo d'incontro".
Per l'Economist, però, il Web 2.0 è "un'idea affascinante, ma che non ha a che fare necessariamente con il successo commerciale. "Troppe aziende competono nello stesso mercato senza un solido modello di sviluppo - si legge nel reportage dal titolo "Bubble 2.0" - rischiamo di trovarci di nuovo di fronte all'esplosione di una bolla speculativa. Come ai tempi della famigerata New Economy". Bolla 2.0, appunto.
Gunther: un uomo, un mito
guarda il video
www.youtube.com/watch?v=sjA-rf7VJD0
Canta meglio di Albano,
scrive testi più pronfondi di Paolo Meneguzzi,
è più figo di Tomas Milian,
è più tarro di Massimo Ciavarro (cit.)
con quella faccia un po' così che hanno loro che han visto l'Alfa Sud...
il suo grido di battaglia è
Champagne, Glamour, Sex and Respect!
lui è...
GUNTHER
Fatevi contagiare dalla Gunther mania o almeno dai suoi baffi e diffondete il verbo (in qualsiasi coniugazione)
www.youtube.com/watch?v=sjA-rf7VJD0
Canta meglio di Albano,
scrive testi più pronfondi di Paolo Meneguzzi,
è più figo di Tomas Milian,
è più tarro di Massimo Ciavarro (cit.)
con quella faccia un po' così che hanno loro che han visto l'Alfa Sud...
il suo grido di battaglia è
Champagne, Glamour, Sex and Respect!
lui è...
GUNTHER
Fatevi contagiare dalla Gunther mania o almeno dai suoi baffi e diffondete il verbo (in qualsiasi coniugazione)
Italia, Videomania sul web
articolo da www.html.it
In Italia nel mese di Febbraio si sono collegati al web almeno per una volta 18.3 milioni di utenti, numero che cresce dell'1% la popolazione del web rispetto al mese precedente e del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I numeri salgono però a poco più di 20 milioni se si comprende nelle misurazioni anche l'utenza che ha utilizzato il protocollo IP esclusivamente per usi quali P2P o instant messagging. I dati scaturiscono dalle rilevazioni Nielsen//NetRatings per il mese scorso.
Un fenomeno di tutta importanza è quello dell'esplosione dei servizi video: rispetto al mese precedente crescono infatti ampiamente i numeri di YouTube e Alice Video, rispettivamente a +28% (3.6 mln) ed a +21% (0.8 mln) rispetto a Gennaio. Secondo quanto rilevato da La Stampa sarebbero 4.3 milioni gli utenti che hanno fatto uso di un servizio di video online, ovvero qualcosa come il 23% del totale: «la crescita rispetto al mese precedente è netta (circa un milione in più) e risalta particolarmente se si considera il rallentamento riscontrato da Nielsen/NetRatings su molti altri indici Web (calano il numero delle sessioni mensili, delle ore trascorse online e dei siti visitati)».
Tra le categorie a registrare aumenti vanno segnalate quella finanziaria, trainata secondo ilnuovomercato.it «dai siti di assicurazione e da quelli di mutui e prestiti», e l'ambito news (+2% su Gennaio, 8.3 milioni di utenti unici nel mese di riferimento). A parte i limitati dati positivi, Febbraio è stato tendenzialmente un mese dalle note negative. Così ne riassume i numeri ADNKronos: «2 sessioni in meno per persona (dalle 29 di gennaio a 27), 12% di pagine viste per persona in meno (da 1330 a 1169), 1 ora e mezza circa in meno nel mese (da 18 ore e 36 minuti a poco più di 17 ore) e una diminuzione del numero di siti visitati da 72 a 65, come a dire che potenzialmente ognuno degli oltre 18 milioni di utenti ha visto 7 siti in meno nel mese rispetto a Gennaio».
In Italia nel mese di Febbraio si sono collegati al web almeno per una volta 18.3 milioni di utenti, numero che cresce dell'1% la popolazione del web rispetto al mese precedente e del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I numeri salgono però a poco più di 20 milioni se si comprende nelle misurazioni anche l'utenza che ha utilizzato il protocollo IP esclusivamente per usi quali P2P o instant messagging. I dati scaturiscono dalle rilevazioni Nielsen//NetRatings per il mese scorso.
Un fenomeno di tutta importanza è quello dell'esplosione dei servizi video: rispetto al mese precedente crescono infatti ampiamente i numeri di YouTube e Alice Video, rispettivamente a +28% (3.6 mln) ed a +21% (0.8 mln) rispetto a Gennaio. Secondo quanto rilevato da La Stampa sarebbero 4.3 milioni gli utenti che hanno fatto uso di un servizio di video online, ovvero qualcosa come il 23% del totale: «la crescita rispetto al mese precedente è netta (circa un milione in più) e risalta particolarmente se si considera il rallentamento riscontrato da Nielsen/NetRatings su molti altri indici Web (calano il numero delle sessioni mensili, delle ore trascorse online e dei siti visitati)».
Tra le categorie a registrare aumenti vanno segnalate quella finanziaria, trainata secondo ilnuovomercato.it «dai siti di assicurazione e da quelli di mutui e prestiti», e l'ambito news (+2% su Gennaio, 8.3 milioni di utenti unici nel mese di riferimento). A parte i limitati dati positivi, Febbraio è stato tendenzialmente un mese dalle note negative. Così ne riassume i numeri ADNKronos: «2 sessioni in meno per persona (dalle 29 di gennaio a 27), 12% di pagine viste per persona in meno (da 1330 a 1169), 1 ora e mezza circa in meno nel mese (da 18 ore e 36 minuti a poco più di 17 ore) e una diminuzione del numero di siti visitati da 72 a 65, come a dire che potenzialmente ognuno degli oltre 18 milioni di utenti ha visto 7 siti in meno nel mese rispetto a Gennaio».
Pagina 38 di 42
Pagine: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 -