Alice in Wonderland
Film visto da poco
Fotografia / grafica: 8,5
Storia: 6 (non so perché ma mi sembra un po' troppo Narnia)
Attori: 8,5 per Johnny Depp ed Helena Bonham Carter che sono fantastici
Regista: 7 a Tim Burton, mi aspettavo atmosfere più gotiche, ma non bisogna scordarsi che è un film Disney (quindi in teoria per tutta la famiglia)
Fotografia / grafica: 8,5
Storia: 6 (non so perché ma mi sembra un po' troppo Narnia)
Attori: 8,5 per Johnny Depp ed Helena Bonham Carter che sono fantastici
Regista: 7 a Tim Burton, mi aspettavo atmosfere più gotiche, ma non bisogna scordarsi che è un film Disney (quindi in teoria per tutta la famiglia)
Slide Show con alcuni miei lavori
Ecco alcuni miei lavori
Bohémien sul web
A quanto pare il web, ovvero il virtuale per eccellenza, crea sempre nuovi personaggi
Ecco quello di oggi: Brother Sharp, un neo bohémien che si aggira per le strade di Ningbo in Cina.
L'ormai famosissimo senzatetto ama vestirsi in modo eccentrico e qualcuno vuole copiare il suo look.
E magari investirci...
Come sono solito dire: su internet le "cagate" funzionano benissimo.
Ecco una gallery di foto tratte da Repubblica di oggi
Ecco quello di oggi: Brother Sharp, un neo bohémien che si aggira per le strade di Ningbo in Cina.
L'ormai famosissimo senzatetto ama vestirsi in modo eccentrico e qualcuno vuole copiare il suo look.
E magari investirci...
Come sono solito dire: su internet le "cagate" funzionano benissimo.
Ecco una gallery di foto tratte da Repubblica di oggi
Sempre più Skype
Sto cercando di inserire Skype ovunque sia possibile nei miei progetti web.
Trovo che sia utilissimo per rimanere in contatto con le persone.
In particolare lo trovo indispensabile per:
Tutti requisiti che si possono integrare alla mia SegreteriaWeb
Trovo che sia utilissimo per rimanere in contatto con le persone.
In particolare lo trovo indispensabile per:
- Sentirsi telefonicamente a costo 0 (infatti parlare tra Skype e Skype è gratis)
- Diminuire il costo delle telefonate ai fissi
- Vedere una persona in faccia mentre si parla
- Condividere lo schermo
Tutti requisiti che si possono integrare alla mia SegreteriaWeb
Approvato il decreto Romani
Come potrete approfondire da questa news il famoso decreto Romani sulle Web TV è stato approvato. A quanto pare il suddetto decreto non riguarderà siti personali (fiùùùù) e blog (fiùùùù), ma regolamenterà soltanto web tv che abbiano dei veri e propri palinsesti.
Per chi come me crede che internet non debba essere regolamentato da niente, un decreto del genere non fa sicuramente piacere, ma almeno (stando alle informazioni avute finora) non tocca gli smanettoni che vogliono provare a fare "informazione casereccia" o soltando divertirsi nel montaggio video.
Ovviamente rispettando il sacro "COPYRIGHT"
Per chi come me crede che internet non debba essere regolamentato da niente, un decreto del genere non fa sicuramente piacere, ma almeno (stando alle informazioni avute finora) non tocca gli smanettoni che vogliono provare a fare "informazione casereccia" o soltando divertirsi nel montaggio video.
Ovviamente rispettando il sacro "COPYRIGHT"
La pubblicità On-Line
Pubblico un articolo di Gianroberto Casaleggio
Molto molto molto interessante!
La crisi economica e la rete stanno cambiando la pubblicità.
La stanno cambiando dalle fondamenta, nei contenuti e nella modalità di propagazione, non più broadcasting, ma profilata all'interno di un mondo molto frammentato come quello della rete.
Molte agenzie di pubblicità tradizionale sono in grande difficoltà, o addirittura stannno chiudendo, a causa di due forze concorrenti: la rete e il calo degli introiti pubblicitari dovuti alla crisi economica.
E' improprio parlare però di migrazione della pubblicità dai media tradizionali verso la rete, bisognerebbe parlare di mutazione. Non si parla di trasferimento d'investimenti da un mondo pre-rete a un mondo post-rete, ma si parla di mutazione delle forme di pubblicità e della modalità di investimento.
Ci sono segnali legati allo spostamento di importanti investimenti economici verso la pubblicità in rete, che possono anche raggiungere il 14-15-18% in un singolo paese. Ci sono anche segnali più tangibili come, ad esempio, gli stessi video che vengono creati per il mondo pubblicitario. Esiste infatti un premio annuale che viene dato al miglior video pubblicitario, un oscar rilasciato a Cannes; nel 2008 vinse un filmato della Cadbury in cui si vedeva un gorilla che prendeva ispirazione e dopo questa ispirazione improvvisamente cominciava a suonare una batteria. Questo filmato ebbe un grande successo non in televisione, media per il quale era stato creato, ma grazie a internet, con quasi 5 milioni di accessi.
L'anno successivo, nel 2009, ha vinto direttamente un video creato per la rete legato ad un concorso per il miglior lavoro del mondo; ha vinto grazie ad un grande passaparola, sia in rete che attraverso i media tradizionali.
Le principali agenzie pubblicitarie si ritrovano oggi in un nuovo mondo che non conoscono e con clienti che lo conoscono meno di loro; un mondo dominato dai social media, dal passaparola e dal viral marketing, non da cartelloni stradali o pubblicità inserite all'interno di un programma televisivo.
La crisi economica del 2008, che ha visto una forte riduzione degli investimenti pubblicitari, è avvenuta all'interno di un trend che persisteva da molti anni; dal 2002 infatti gli investimenti pubblicitari erano in calo.
Oggi gli investitori pubblicitari pretendono sempre più una misurazione dei ritorni, vogliono sapere se hanno guadagnato oppure no con una certa campagna pubblicitaria, e questo in rete è possibile.
Le agenzie pubblicitarie sono spesso legate al vecchio modello di messaggio massificato, uno per milioni di persone, ma questo approccio in rete oltre che inutile è anche estremamente costoso. Secondo un articolo riportato dal Financial Times il costo pubblicitario on line, con questo approccio broadcasting pre rete, può costare 3 volte il costo che attualmente viene investito nei media tradizionali, come i giornali o la televisione.
Le agenzie tradizionali tendono a costruire le campagne marketing dal punto di vista dell'azienda e della protezione del loro brand, mentre la rete rovescia completamente il processo, perché è il cliente che diventa il primo veicolo pubblicitario di una società e dei suoi prodotti.
Mary West, responsabile marketing della Kraft ha spiegato: "nel vecchio mondo le agenzie precedevano i clienti, ora i clienti precedono le agenzie e i consumatori precedono chiunque, la pubblicità in effetti in rete la fa il cliente".
Molto molto molto interessante!
La crisi economica e la rete stanno cambiando la pubblicità.
La stanno cambiando dalle fondamenta, nei contenuti e nella modalità di propagazione, non più broadcasting, ma profilata all'interno di un mondo molto frammentato come quello della rete.
Molte agenzie di pubblicità tradizionale sono in grande difficoltà, o addirittura stannno chiudendo, a causa di due forze concorrenti: la rete e il calo degli introiti pubblicitari dovuti alla crisi economica.
E' improprio parlare però di migrazione della pubblicità dai media tradizionali verso la rete, bisognerebbe parlare di mutazione. Non si parla di trasferimento d'investimenti da un mondo pre-rete a un mondo post-rete, ma si parla di mutazione delle forme di pubblicità e della modalità di investimento.
Ci sono segnali legati allo spostamento di importanti investimenti economici verso la pubblicità in rete, che possono anche raggiungere il 14-15-18% in un singolo paese. Ci sono anche segnali più tangibili come, ad esempio, gli stessi video che vengono creati per il mondo pubblicitario. Esiste infatti un premio annuale che viene dato al miglior video pubblicitario, un oscar rilasciato a Cannes; nel 2008 vinse un filmato della Cadbury in cui si vedeva un gorilla che prendeva ispirazione e dopo questa ispirazione improvvisamente cominciava a suonare una batteria. Questo filmato ebbe un grande successo non in televisione, media per il quale era stato creato, ma grazie a internet, con quasi 5 milioni di accessi.
L'anno successivo, nel 2009, ha vinto direttamente un video creato per la rete legato ad un concorso per il miglior lavoro del mondo; ha vinto grazie ad un grande passaparola, sia in rete che attraverso i media tradizionali.
Le principali agenzie pubblicitarie si ritrovano oggi in un nuovo mondo che non conoscono e con clienti che lo conoscono meno di loro; un mondo dominato dai social media, dal passaparola e dal viral marketing, non da cartelloni stradali o pubblicità inserite all'interno di un programma televisivo.
La crisi economica del 2008, che ha visto una forte riduzione degli investimenti pubblicitari, è avvenuta all'interno di un trend che persisteva da molti anni; dal 2002 infatti gli investimenti pubblicitari erano in calo.
Oggi gli investitori pubblicitari pretendono sempre più una misurazione dei ritorni, vogliono sapere se hanno guadagnato oppure no con una certa campagna pubblicitaria, e questo in rete è possibile.
Le agenzie pubblicitarie sono spesso legate al vecchio modello di messaggio massificato, uno per milioni di persone, ma questo approccio in rete oltre che inutile è anche estremamente costoso. Secondo un articolo riportato dal Financial Times il costo pubblicitario on line, con questo approccio broadcasting pre rete, può costare 3 volte il costo che attualmente viene investito nei media tradizionali, come i giornali o la televisione.
Le agenzie tradizionali tendono a costruire le campagne marketing dal punto di vista dell'azienda e della protezione del loro brand, mentre la rete rovescia completamente il processo, perché è il cliente che diventa il primo veicolo pubblicitario di una società e dei suoi prodotti.
Mary West, responsabile marketing della Kraft ha spiegato: "nel vecchio mondo le agenzie precedevano i clienti, ora i clienti precedono le agenzie e i consumatori precedono chiunque, la pubblicità in effetti in rete la fa il cliente".
Google aiuta le Pubbliche Amministrazioni
Il ministro per l'Innovazione Brunetta ha siglato un'intesa col colosso informatico per consentire ai portali e ai siti web dei vari enti e strutture di migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca e per consentire ai cittadini di reperire più facilmente le informazioni
ROMA - E' sinergia tra Google e la Pubblica amministrazione italiana. Il colosso di Mountain View metterà, infatti, a disposizione il proprio know how per aiutare la Pa a migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca e permettere ai cittadini di reperire più facilmente informazioni attraverso i portali e i siti web dei vari enti e strutture. L'intesa è stata firmata ieri dal ministro per l'Innovazione, Renato Brunetta, e il Country Manager di Google Italy, Stefano Maruzzi, alla presenza del capo Dipartimento per la digitalizzazione della Pa, Renzo Turatto.
Google supporterà, così, la Pubblica amministrazione nell'analisi dell'attuale livello di gradimento e di fruibilità delle principali informazioni e dei servizi on line per il cittadino offerti dai portali. A tal fine verrà sottoposta a verifica e valutazione la lista di servizi chiave, utilizzando strumenti di Google quali "Google Analytics" e "Google Statistiche di ricerca", con l'obiettivo finale di aumentare la soddisfazione degli utenti verso i servizi e le informazioni offerti online dalla Pa.
Oggi il web - più di qualunque altro mezzo - è, infatti, in grado di fornire dati e metriche relativi alla fruizione di servizi e contenuti e alla loro reperibilità online. Per il settore pubblico si tratta di dati di primaria importanza per poter innovare i propri servizi e migliorare l'accesso ai propri canali di comunicazione con il cittadino.
"L'accordo mira a prendere per mano il cittadino e aiutarlo a imbucare la posta elettronica certificata (Pec) nella buca giusta, ovvero all'indirizzo corretto", ha affermato Brunetta, sottolineando che l'intesa siglata con Google sarà firmata anche con altri motori di ricerca quale Microsoft.
Il ministro ha poi annunciato - sempre in merito alla Pec - che "ad oggi sono circa 15mila le pubbliche amministrazioni dotate di posta elettronica certificata e che entro aprile si arriverà ad una implementazione di circa 40mila amministrazioni e che sarà distribuita gratuitamente a tutti i cittadini che lo desidereranno".
Fonte: Inail
Articolo tratto dal sito: www.confinionline.it
Mi permetto di dire che su SommarivaBosco.it usiamo già gli strumenti di Google...
ROMA - E' sinergia tra Google e la Pubblica amministrazione italiana. Il colosso di Mountain View metterà, infatti, a disposizione il proprio know how per aiutare la Pa a migliorare il proprio posizionamento nei motori di ricerca e permettere ai cittadini di reperire più facilmente informazioni attraverso i portali e i siti web dei vari enti e strutture. L'intesa è stata firmata ieri dal ministro per l'Innovazione, Renato Brunetta, e il Country Manager di Google Italy, Stefano Maruzzi, alla presenza del capo Dipartimento per la digitalizzazione della Pa, Renzo Turatto.
Google supporterà, così, la Pubblica amministrazione nell'analisi dell'attuale livello di gradimento e di fruibilità delle principali informazioni e dei servizi on line per il cittadino offerti dai portali. A tal fine verrà sottoposta a verifica e valutazione la lista di servizi chiave, utilizzando strumenti di Google quali "Google Analytics" e "Google Statistiche di ricerca", con l'obiettivo finale di aumentare la soddisfazione degli utenti verso i servizi e le informazioni offerti online dalla Pa.
Oggi il web - più di qualunque altro mezzo - è, infatti, in grado di fornire dati e metriche relativi alla fruizione di servizi e contenuti e alla loro reperibilità online. Per il settore pubblico si tratta di dati di primaria importanza per poter innovare i propri servizi e migliorare l'accesso ai propri canali di comunicazione con il cittadino.
"L'accordo mira a prendere per mano il cittadino e aiutarlo a imbucare la posta elettronica certificata (Pec) nella buca giusta, ovvero all'indirizzo corretto", ha affermato Brunetta, sottolineando che l'intesa siglata con Google sarà firmata anche con altri motori di ricerca quale Microsoft.
Il ministro ha poi annunciato - sempre in merito alla Pec - che "ad oggi sono circa 15mila le pubbliche amministrazioni dotate di posta elettronica certificata e che entro aprile si arriverà ad una implementazione di circa 40mila amministrazioni e che sarà distribuita gratuitamente a tutti i cittadini che lo desidereranno".
Fonte: Inail
Articolo tratto dal sito: www.confinionline.it
Mi permetto di dire che su SommarivaBosco.it usiamo già gli strumenti di Google...
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