Web 2.0
Ecco un'interessante classifica sul web 2.0.
Cos'è il web 2.0???
Ve lo dico subito
Web 2.0 si riferisce alle tecnologie che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. L'informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all'altro, spesso in modi che il produttore non aveva previsto o inteso.
Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri siti per nuovi scopi.
Non si tratta di derubare gli altri del loro lavoro per il proprio profitto. Anzi, il Web 2.0 è un prodotto open-source, che permette di condividere le informazioni sulle quali è stato creato Internet e rende i dati più diffusi. Questo permette nuove opportunità di lavoro e di informazioni che possono essere costruite sopra le informazioni precedenti.
Web 2.0 lascia ai dati una loro identità propria, che può essere cambiata, modificata o remixata da chiunque per uno scopo preciso. Una volta che i dati hanno un'identità, la rete si sposta da un insieme di siti web ad una vera rete di siti in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente.
(articolo copiato dal sito www.masternewmedia.org)
Cos'è il web 2.0???
Ve lo dico subito
Web 2.0 si riferisce alle tecnologie che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. L'informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all'altro, spesso in modi che il produttore non aveva previsto o inteso.
Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri siti per nuovi scopi.
Non si tratta di derubare gli altri del loro lavoro per il proprio profitto. Anzi, il Web 2.0 è un prodotto open-source, che permette di condividere le informazioni sulle quali è stato creato Internet e rende i dati più diffusi. Questo permette nuove opportunità di lavoro e di informazioni che possono essere costruite sopra le informazioni precedenti.
Web 2.0 lascia ai dati una loro identità propria, che può essere cambiata, modificata o remixata da chiunque per uno scopo preciso. Una volta che i dati hanno un'identità, la rete si sposta da un insieme di siti web ad una vera rete di siti in grado di interagire ed elaborare le informazioni collettivamente.
(articolo copiato dal sito www.masternewmedia.org)
Il Peer to Peer
Da www.wikipedia.it
Generalmente per peer-to-peer (o P2P) si intende una rete di computer o qualsiasi rete informatica che non possiede client o server fissi, ma un numero di nodi equivalenti (peer, appunto) che fungono sia da client che da server verso altri nodi della rete.
Questo modello di rete è l'antitesi dell'architettura client-server. Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (File sharing).
In Microsoft tendono a definire con il termine peer–to–peer una rete di due o più computer in cui tutti gli elaboratori occupano la stessa posizione gerarchica. Tale modalità è normalmente conosciuta con il termine Gruppo di Lavoro, in antitesi alle reti in cui è presente un dominio centralizzato.
altre informazioni qui:
it.wikipedia.org/wiki/Peer-to-peer
Generalmente per peer-to-peer (o P2P) si intende una rete di computer o qualsiasi rete informatica che non possiede client o server fissi, ma un numero di nodi equivalenti (peer, appunto) che fungono sia da client che da server verso altri nodi della rete.
Questo modello di rete è l'antitesi dell'architettura client-server. Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (File sharing).
In Microsoft tendono a definire con il termine peer–to–peer una rete di due o più computer in cui tutti gli elaboratori occupano la stessa posizione gerarchica. Tale modalità è normalmente conosciuta con il termine Gruppo di Lavoro, in antitesi alle reti in cui è presente un dominio centralizzato.
altre informazioni qui:
it.wikipedia.org/wiki/Peer-to-peer
Inaugurazione dei video su www.fabiomattis.com!!!
Da oggi il mio blog diventa più multimediale: ho infatti aggiunto la possibilità di inserire un video giornalmente (oltre a quelli nella colonna destra). Ho caricato un video di prova che avevo fatto a Venezia. E' un po' sgualfo , ma è solo l'inizio.
Rimanete sintonizzati!
Rimanete sintonizzati!
Corso di Access a Vignolo
Il post di oggi è più che altro un messaggio di servizio.
Ricordo a tutti coloro che devono parlare con me in ufficio che fino al 22 novembre, il martedì e il giovedì, non mi troveranno in ufficio dalle 11 alle 16 perché sono impegnato a Vignolo (a 8 km da Cuneo) a tenere delle lezioni di MS Access presso un'azienda locale.
Se avete urgenza di colloquiare con me potete trovarmi al telefono già dalle 14.
Buona giornata a tutti!
Ricordo a tutti coloro che devono parlare con me in ufficio che fino al 22 novembre, il martedì e il giovedì, non mi troveranno in ufficio dalle 11 alle 16 perché sono impegnato a Vignolo (a 8 km da Cuneo) a tenere delle lezioni di MS Access presso un'azienda locale.
Se avete urgenza di colloquiare con me potete trovarmi al telefono già dalle 14.
Buona giornata a tutti!
Il 50% dei video su Google
Il 50.3% dei video visti sul web passano attraverso Google. Trattasi di una leadership che il gruppo di Mountain View ha comprato a peso d'oro e sulla quale non tutti concordano la redditività reale ottenibile. Google, in ogni caso, ha saputo far proprio il nome che più di ogni altri domina il settore ed oggi si gode una posizione di vantaggio inattaccabile.
L'abbinata rappresentata da Google Video e YouTube ha saputo calamitare qualcosa come 49.6 milioni di utenti per un totale di 211 milioni di video nel solo mese di settembre. Trattasi, però, di una cifra in calo del 5.8% rispetto al mese di giugno. Scende, sia pur solo del 2%, anche Yahoo Video, forte di 23,3 milioni di utenti per 46 milioni di visite (dunque la metà dell'utenza ma una fetta di pagine visitate pari appena ad un ottavo rispetto al totale del diretto concorrente). Il nome più penalizzato nel trimestre sembra essere quello di MySpace: 16 milioni di unteti, 40 milioni di video, un calo che supera addirittura il 18%.
Il nome che più di ogni altro è cresciuto nei mesi del rilevamento (i numeri sono forniti da Compete) è Blinkx.com: appena 1.3 milioni di visitatori ma percentuale di crescita del 188% con particolare successo ottenuto sui canali news, intrattenimento e business. 1.2 milioni sono gli utenti calamitati dal video player di Facebook: il social network non è ancora un attore di peso nel settore, ma il recente accordo con Microsoft ed i nuovi sviluppi che la cosa dovrebbe comportare per il futuro potrebbero presto permettere al gruppo di migliorare notevolmente la 17esima piazza conquistata ad oggi.
Il leader della classifica, peraltro, sta sperimentando alcune nuove soluzioni grafiche per la homepage del proprio sito. Un post sul blog ufficiale annuncia le modifiche apportate, propone una preview esemplificativa e chiede agli utenti un feedback su quelle che sono le novità promesse. Compete, inoltre, facendo leva su un ulteriore dato statistico, sottolinea il fatto che proprio YouTube risulta essere il sito sul quale l'utenza passa sempre più tempo: +154.4% nell'ultimo anno. +106.2% il risultato ottenuto da Facebook, -29.9% il risultato di MySpace. Considerando i dati di crescita, suggerisce il post sul blog Compete, « il rivale di Facebook tra due anni non sarà MySpace, ma YouTube».
fonte www.html.it
L'abbinata rappresentata da Google Video e YouTube ha saputo calamitare qualcosa come 49.6 milioni di utenti per un totale di 211 milioni di video nel solo mese di settembre. Trattasi, però, di una cifra in calo del 5.8% rispetto al mese di giugno. Scende, sia pur solo del 2%, anche Yahoo Video, forte di 23,3 milioni di utenti per 46 milioni di visite (dunque la metà dell'utenza ma una fetta di pagine visitate pari appena ad un ottavo rispetto al totale del diretto concorrente). Il nome più penalizzato nel trimestre sembra essere quello di MySpace: 16 milioni di unteti, 40 milioni di video, un calo che supera addirittura il 18%.
Il nome che più di ogni altro è cresciuto nei mesi del rilevamento (i numeri sono forniti da Compete) è Blinkx.com: appena 1.3 milioni di visitatori ma percentuale di crescita del 188% con particolare successo ottenuto sui canali news, intrattenimento e business. 1.2 milioni sono gli utenti calamitati dal video player di Facebook: il social network non è ancora un attore di peso nel settore, ma il recente accordo con Microsoft ed i nuovi sviluppi che la cosa dovrebbe comportare per il futuro potrebbero presto permettere al gruppo di migliorare notevolmente la 17esima piazza conquistata ad oggi.
Il leader della classifica, peraltro, sta sperimentando alcune nuove soluzioni grafiche per la homepage del proprio sito. Un post sul blog ufficiale annuncia le modifiche apportate, propone una preview esemplificativa e chiede agli utenti un feedback su quelle che sono le novità promesse. Compete, inoltre, facendo leva su un ulteriore dato statistico, sottolinea il fatto che proprio YouTube risulta essere il sito sul quale l'utenza passa sempre più tempo: +154.4% nell'ultimo anno. +106.2% il risultato ottenuto da Facebook, -29.9% il risultato di MySpace. Considerando i dati di crescita, suggerisce il post sul blog Compete, « il rivale di Facebook tra due anni non sarà MySpace, ma YouTube».
fonte www.html.it
Il giorno del software libero
La manifestazione articolata in eventi locali organizzati dai Linux User Group
TORINO
Anche quest'anno è arrivato il Linux Day, l'ormai immancabile appuntamento autunnale con il software libero, che dal 2001, anno della sua prima edizione, ha coinvolto sempre più città italiane.
Quest'anno la manifestazione, promossa da ILS (Italian Linux Society) ed estesa all'intero territorio nazionale, è articolata in eventi locali organizzati dai vari Lug (Linux User Group).
La giornata ha lo scopo di promuovere e favorire un'ampia diffusione e conoscenza del sistema operativo Gnu/Linux e del software libero, rivolgendosi principalmente al grande pubblico, senza però trascurare interventi destinati agli utenti più esperti. L'accesso alla manifestazione è libero e gratuito. Sul sito ufficiale è possibile trovare tutte le informazioni relative alle linee guida generali e la mappa delle città dove si svolgerà il Linux Day.
TORINO
Anche quest'anno è arrivato il Linux Day, l'ormai immancabile appuntamento autunnale con il software libero, che dal 2001, anno della sua prima edizione, ha coinvolto sempre più città italiane.
Quest'anno la manifestazione, promossa da ILS (Italian Linux Society) ed estesa all'intero territorio nazionale, è articolata in eventi locali organizzati dai vari Lug (Linux User Group).
La giornata ha lo scopo di promuovere e favorire un'ampia diffusione e conoscenza del sistema operativo Gnu/Linux e del software libero, rivolgendosi principalmente al grande pubblico, senza però trascurare interventi destinati agli utenti più esperti. L'accesso alla manifestazione è libero e gratuito. Sul sito ufficiale è possibile trovare tutte le informazioni relative alle linee guida generali e la mappa delle città dove si svolgerà il Linux Day.
Tornano i Led Zeppelin: su internet
Tutto il catalogo della band in vendita online da novembre
Dal 13 novembre, anche la musica dei Led Zeppelin potrà essere acquistata e scaricata legalmente da Internet. L'intero catalogo della band, che dalla fine degli anni Sessanta a oggi ha venduto circa trecento milioni di dischi, sarà reso disponibile su tutti i principali negozi online. Si tratta di dodici album, compreso il nuovo greatest hits "Mothership".
La scelta del momento non è casuale. Pochi giorni dopo, i tre Led Zeppelin superstiti (Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones) più Jason Bonham, figlio del batterista John scomparso nel 1980, suoneranno assieme a un concerto in memoria di Ahmet Ertegun, il boss della Atlantic Records morto lo scorso dicembre. La reunion, per assistere alla quale è andata in scena una vera e propria caccia al biglietto che ha visto anche scintille tra i promoter e il sito d'aste eBay, si terrà il 26 novembre alla O2 Arena di Londra. Dopo lo scioglimento della band successivo alla morte di Bonham, i Led Zeppelin avevano suonato assieme solo al Live Aid del 1985 (con Phil Collins alla batteria) e al concerto celebrativo dei 40 anni della Atlantic Records, nel 1988.
L'arrivo del catalogo della band su Internet è il frutto di una lunghissima trattativa tra gli artisti, l'etichetta Warner Music e le società di edizioni e gli altri attori coinvolti nella gestione delle ricche royalties sulle canzoni. Visto che i brani saranno distribuiti dalla Warner, una major che non ha ancora abbracciato l'MP3, è molto probabile che saranno disponibili solo in formati protetti da DRM: l'AAC su iTunes e il WMA negli altri negozi.
Naturalmente, anche nel caso dei Led Zeppelin gli utenti di Internet non hanno atteso che la band desse il via libera all'offerta legale delle canzoni per iniziare a condividere e ascoltare la loro musica online. Nel momento in cui scriviamo, l'intera discografia del gruppo è disponibile in migliaia di copie sui network P2P, mentre la band è al diciottesimo posto nella classifica degli artisti più ascoltati la scorsa settimana dalla comunità di Last.fm. Al secondo posto ci sono i Beatles, gli ultimi grandi desaparecidos della musica legale su Internet.
da www.lastampa.it
Dal 13 novembre, anche la musica dei Led Zeppelin potrà essere acquistata e scaricata legalmente da Internet. L'intero catalogo della band, che dalla fine degli anni Sessanta a oggi ha venduto circa trecento milioni di dischi, sarà reso disponibile su tutti i principali negozi online. Si tratta di dodici album, compreso il nuovo greatest hits "Mothership".
La scelta del momento non è casuale. Pochi giorni dopo, i tre Led Zeppelin superstiti (Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones) più Jason Bonham, figlio del batterista John scomparso nel 1980, suoneranno assieme a un concerto in memoria di Ahmet Ertegun, il boss della Atlantic Records morto lo scorso dicembre. La reunion, per assistere alla quale è andata in scena una vera e propria caccia al biglietto che ha visto anche scintille tra i promoter e il sito d'aste eBay, si terrà il 26 novembre alla O2 Arena di Londra. Dopo lo scioglimento della band successivo alla morte di Bonham, i Led Zeppelin avevano suonato assieme solo al Live Aid del 1985 (con Phil Collins alla batteria) e al concerto celebrativo dei 40 anni della Atlantic Records, nel 1988.
L'arrivo del catalogo della band su Internet è il frutto di una lunghissima trattativa tra gli artisti, l'etichetta Warner Music e le società di edizioni e gli altri attori coinvolti nella gestione delle ricche royalties sulle canzoni. Visto che i brani saranno distribuiti dalla Warner, una major che non ha ancora abbracciato l'MP3, è molto probabile che saranno disponibili solo in formati protetti da DRM: l'AAC su iTunes e il WMA negli altri negozi.
Naturalmente, anche nel caso dei Led Zeppelin gli utenti di Internet non hanno atteso che la band desse il via libera all'offerta legale delle canzoni per iniziare a condividere e ascoltare la loro musica online. Nel momento in cui scriviamo, l'intera discografia del gruppo è disponibile in migliaia di copie sui network P2P, mentre la band è al diciottesimo posto nella classifica degli artisti più ascoltati la scorsa settimana dalla comunità di Last.fm. Al secondo posto ci sono i Beatles, gli ultimi grandi desaparecidos della musica legale su Internet.
da www.lastampa.it
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