E' una delle domande che il popolo della rete si sta facendo in queste ore.
Nei mesi scorsi questa notizia era già comparsa sui network di settore, ma più di una volta è stata etichettata come una "bufala".
Ora però sembrano cambiare le cose. Nell'ultima versione per Android della famosa app si legge "abbiamo abilitato il sistema Google Play in-app-purchase per estendere il servizio". E quanto costa ora questo servizio? 0,89 centesimi l'anno.
Ora, lo so che il costo è inferiore ad un caffé, e che visto i soldi che fa risparmiare sarebbe un ottimo investimento, ma scommetto quanto volete che non appena questo costo sarà effettivo (e forse lo è già) uscirà una app identica a WhatsApp, ma completamente gratuita. Con buona pace degli sviluppatori Acton e Koum.
“I piccoli imprenditori sono la spina dorsale del paese”, “L’economia si basa sui piccoli imprenditori”, “Aiuti solo per le grandi aziende e non ai piccoli imprenditori”…
Questi sono solo alcuni dei titoli che abbiamo letto sui quotidiani nazionali e non.
Tutti che si riempono la bocca con la parola “piccoli imprenditori”, ma che cos’è in realtà un piccolo imprenditore?
Non esiste un’unica definizione: lo si può essere per convenienza, per mancanza di capitale, per continuazione di imprese famigliari, per vocazione, perché nessuno ti ha assunto, perché hai un sogno, perché sogni di essere un giorno Briatore, perché sogni che la figura di imprenditore non sia associata per forza a Briatore, perché sei un “trafficone”, perché usi i soldi di papi, perché ti piace fare il capetto, perché sei un idealista, perché meglio “in proprio” che dipendenti, perché così ti pigli le vacanze quando vuoi, perché non sai fare altro, perché vedi più lontano di altri, perché conosci il cugino del sottosegretario al ministero del vattelapesca, perché sei invidioso di amici ricchi, perché vuoi dare un’entrata pulita a delle famiglie, perché non ti arrendi neanche davanti al 60% di tassazione, perché pensi che avrai una pensione, perché pensi che nonostante non avrai una buona pensione hai vissuto da uomo libero, perché ti senti un economista, perché odi gli economisti, perché è l’unica strada percorribile, perché in fondo si vive una volta sola, perché hai letto il blog di Panzarella, perché la mamma ti sognava così, perché è una missione, perché sogni un mondo diverso, perché ti piacciono le riunioni, perché adori usare parole come “breafing” o “ci aggiorniamo”, perché in fondo non vuoi diventare vecchio con in testa il pensiero di non averci mai provato.
Io non so a quale categoria di “piccolo imprenditore” posso appartenere, ma so che fino a quando i clienti, lo stato e la famiglia me lo permetteranno cercherò di far mia la frase “piccoli imprenditori, grandi idee”
E dopo un anno di onesto lavoro, tra qualche settimana staccherò anch’io dal web per ricaricarmi un po’ le pile.
Il bilancio di questi primi 7 mesi del 2014 è in attivo, anche se ad inizio anno scrivevo post iper-pessimistici come questo!
A complicare il tutto ci sono stati tanti ritardi nei pagamenti e lavori che faticavano a partire.
Poi piano piano, mi sono autoconvinto che le cose sarebbero sicuramente andate meglio, che potevo sviluppare un motore unico e molto performante per i miei siti, senza appoggiarmi a soluzioni esterne o cms proprietari.
Così ho sviluppato un pannello admin
che funziona benissimo su tutti i siti, una via di mezzo tra joomla e
wordpress. L’ho testato sui miei progetti e poi l’ho proposto ai clienti
realizzando anche nuove grafiche responsive (ovvero che si adattano ad ogni schermo) utili soprattutto per rendere fruibili le pagine sugli smartphone.
Nel frattempo ho tenuto dei corsi di formazione a Saluzzo (2), Cuneo (2) e La Morra (1).
E questi sono solo i clienti che gestisco direttamente. Poi ci sono tutti gli altri lavori che ho fatto per conto terzi e che non sono firmati direttamente da me.
Per settembre poi ci sono già tre progetti in via di chiusura: un sito turistico (a cui tengo molto e spero di riproporre in altri comuni), un sito + programma per la prenotazione on-line
in una saletta musicale e un sito sul nuoto. Senza contare il mio
programma sulla gestione del magazzino tramite smartphone che è sempre
in evoluzione.
Vorrei anche risistemare la mia immagine aziendale così da creare un piccolo network con le mie attività e includere il nuovo progetto su Barracudas.it
Chiamatela forza d’attrazione o chiamatela anche solo volontà,
ma come per come era iniziato l’anno non posso che ritenermi
soddisfatto, anche se so che c’è ancora molto da lavorare per migliorare
e offrire ai clienti un servizio informatico a 360°.
La sfida ora sarà capire se orientare di più la mia attività sulla pubblicità (sito + grafica + social, posizionamento) o sullo sviluppo dei programmi ad hoc per le aziende.
Mi piacerebbe fare entrambe le cose, ma prima devo arrivare ad avere un’organizzazione del lavoro che rasenti la perfezione, altrimenti non ne uscirei vivo.